Storie d'impresaLa storia di Barattini Marmi: tra arte, tradizione e innovazione

Grazie ad un finanziamento l'azienda di Carrara ha ottimizzato la gestione del magazzino
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Storie d'impresa

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Nel cuore delle Alpi Apuane nasce la storia di Franco Barattini e delle Cave Michelangelo. Un racconto di passione, dedizione e lavoro instancabile, che ha trasformato una piccola realtà in un punto di riferimento internazionale per l'estrazione e la lavorazione del marmo di Carrara.

L’inizio di un’impresa

Franco Barattini ha iniziato la sua carriera giovanissimo, a soli 12 anni. "Ho cominciato appena presa la licenza elementare, mi piaceva la natura e sono andato alle cave, anche se mio padre non era contento perché spesso in cava si perdeva un braccio o una gamba" racconta Barattini. Partendo dal basso, ha ricoperto tutti i ruoli legati all'estrazione del marmo: dal bagascio, il tuttofare, al filista, che taglia i blocchi, fino al tecchiaiolo, che ripulisce le pareti della montagna dopo il taglio.

Oggi, la sua azienda possiede le storiche Cave Michelangelo, tra cui la cava del Polvaccio, da cui Michelangelo stesso scelse i blocchi per opere immortali come la Pietà e la tomba di Giulio II. Un luogo che porta con sé secoli di storia e che ancora oggi continua ad affascinare artisti da tutto il mondo.

L’arte nel DNA

Ciò che distingue Marmi Barattini dalle altre aziende del settore è la forte connessione con l’arte. "Abbiamo sempre creduto nella scultura e collaboriamo con artisti nazionali e internazionali" spiega Barattini. Nel loro studio hanno lavorato maestri del calibro di Giuseppe Penone e Giò Pomodoro, realizzando opere che oggi si trovano in tutto il mondo. Tra i progetti più prestigiosi, l'azienda ha contribuito alla realizzazione delle sculture della Borsa di Milano e ha lavorato a stretto contatto con il Vaticano.

Un’impresa proiettata nel futuro

Nonostante le radici ben piantate nella tradizione, Marmi Barattini guarda avanti con determinazione. L’azienda si è strutturata su più livelli, con diverse società specializzate nell’escavazione e nella commercializzazione del marmo. Per sostenere questa crescita, l’impresa ha scelto Banca AideXa per ottenere un finanziamento mirato a ottimizzare la gestione del magazzino.

"Quando un cliente arriva e chiede 3000 tonnellate di marmo, bisogna essere pronti" racconta Barattini. "Investiamo nell’acquisto e nello stoccaggio del materiale, perché se il marmo non è disponibile, si perde l’opportunità di vendita." Avere una scorta pronta consente all’azienda di soddisfare richieste su larga scala, provenienti da mercati in espansione come Cina, Pakistan e Vietnam.

L’esperienza con Banca AideXa

"Con Banca AideXa è stato un approccio nuovo rispetto alle banche tradizionali. Il processo è stato rapido e trasparente, e la piattaforma funziona benissimo" racconta Barattini. "Abbiamo ottenuto finanziamenti per due delle nostre società commerciali, e ora stiamo valutando ulteriori soluzioni per il settore escavazione." Il rapporto diretto e la capacità di comprendere le esigenze di un settore complesso come quello del marmo hanno reso la collaborazione con AideXa un’esperienza positiva.